Solo chi nota questo dettaglio può risolvere l’omicidio del ristorante: l’indovinello che solo i veri geni sanno spiegare! Ci riesci?

Giallo investigativo del lunedì 16 giugno 2025: omicidio al ristorante

Benvenuti nel nuovo appuntamento settimanale con “Trova il Colpevole”, il gioco investigativo che mette alla prova le vostre capacità deduttive. Oggi vi accompagniamo tra i fornelli di una cucina professionale dove un delitto ha spezzato la routine quotidiana di un rinomato ristorante italiano. Preparatevi a indossare i panni del detective e a scoprire chi si nasconde dietro questo crimine perfetto.

Il caso di oggi presenta tutti gli elementi classici del giallo: una vittima rispettata, una scena del crimine ricca di indizi contrastanti e tre sospetti con moventi tutti plausibili. La sfida è utilizzare la logica per distinguere le vere prove dagli elementi fuorvianti che potrebbero portarvi sulla strada sbagliata.

Scena del crimine: cucina del ristorante “Il Focolare Dorato”

Il proprietario cinquantenne del rinomato ristorante “Il Focolare Dorato” giace privo di vita accanto ai fornelli ancora accesi. L’ambiente racconta di una colluttazione violenta: pentole rovesciate, utensili da cucina sparsi sul pavimento e una densa salsa di pomodoro fuoriuscita da una pentola capovolta che ha macchiato gran parte del pavimento in marmo.

L’indizio più significativo è rappresentato da un piccolo brandello di tessuto blu trovato stretto nella mano della vittima, segno evidente che durante la lotta è riuscito a strappare un pezzo dell’abbigliamento del suo aggressore. Questo particolare potrebbe rivelarsi decisivo per identificare il colpevole.

Analisi dei tre sospetti principali

La chef del ristorante, donna di trentacinque anni, presenta un grembiule completamente macchiato di salsa rossa e indossa un guanto da forno che mostra uno strappo vistoso sul dorso. Conosce perfettamente l’ambiente e avrebbe potuto muoversi con naturalezza tra i fornelli anche durante una colluttazione.

Il giardiniere della proprietà, quarantaduenne, mostra evidenti segni del suo lavoro all’aperto: terra fresca sotto le unghie, foglie secche tra i capelli e macchie di erba sui vestiti. Il suo aspetto suggerisce che abbia trascorso l’intera mattinata occupandosi della manutenzione del giardino esterno.

La pittrice locale, ventottenne, stava decorando la sala principale del ristorante e presenta numerose macchie di vernice rossa sulle mani e sui vestiti. Porta sempre con sé un pennello professionale e sembra particolarmente nervosa durante l’interrogatorio.

Indizi cruciali per risolvere il mistero

L’elemento chiave per risolvere questo caso è l’analisi attenta del brandello di tessuto blu. Osservando con attenzione i tre sospetti, emerge che questo frammento corrisponde perfettamente al tessuto del guanto da forno strappato della chef. Durante la colluttazione, la vittima è riuscita a afferrare e strappare parte del guanto, lasciando quella che si rivelerà essere la prova definitiva.

La salsa rossa presente sul grembiule della cuoca non è casuale: l’analisi chimico-fisica dimostra che si tratta esattamente della stessa salsa fuoriuscita dalla pentola durante la lotta. Inoltre, la chef è l’unica persona che avrebbe potuto muoversi con disinvoltura in quell’ambiente, utilizzando gli utensili da cucina come possibili armi.

Soluzione del caso: la chef è colpevole

Il colpevole è inequivocabilmente la chef del ristorante. Il brandello di tessuto blu combacia perfettamente con lo strappo del suo guanto, mentre la salsa sul grembiule presenta la stessa composizione di quella rovesciata durante il delitto. La sua conoscenza approfondita della cucina le ha permesso di pianificare l’omicidio, ma la fretta di eliminare le prove l’ha tradita.

Il giardiniere risulta completamente estraneo ai fatti: le tracce di terra e vegetazione sono coerenti con la sua attività lavorativa, mentre la pittrice può essere scagionata grazie all’analisi delle macchie rosse, che sono risultate essere vernice acrilica e non salsa di pomodoro.

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