In sintesi
- 🎬 Yara
- 📺 Canale 5, ore 21:20
- 🕵️♀️ Racconta il caso di cronaca nera della scomparsa e omicidio di Yara Gambirasio, seguendo l’indagine della PM Letizia Ruggeri e l’impatto della vicenda sulla comunità, con attenzione alla giustizia scientifica e alla memoria collettiva.
Canale 5, Yara, Marco Tullio Giordana, Isabella Ragonese, Alessio Boni. Questi sono i nomi caldi della programmazione TV di stasera, 23 giugno 2025. Il palinsesto propone una delle operazioni cinematografiche più rilevanti degli ultimi anni in Italia: il film “Yara”, in onda dalle 21:20 su Canale 5 HD. Con una storia vera che ha colpito il cuore di milioni di italiani e una regia di grande sensibilità, è impossibile rimanere indifferenti davanti a questa visione. Pronti a scoprire il perché?
Yara: il film evento della serata su Canale 5
“Yara” racconta, senza retorica e con uno straordinario equilibrio, un episodio di cronaca nera che ha segnato un intero Paese. Diretto da Marco Tullio Giordana e interpretato da Isabella Ragonese nel ruolo della PM Letizia Ruggeri, il film ripercorre la vicenda della scomparsa e dell’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, ritrovata in un campo dopo mesi di angoscianti ricerche. Ma “Yara” non è solo la cronaca di un caso giudiziario: è il ritratto di una comunità ferita, della resilienza istituzionale e della potenza della giustizia scientifica.
Il cuore della narrazione non è la morbosità del delitto, quanto piuttosto la straordinaria e pionieristica indagine condotta dalla PM Ruggeri, che con umanità e determinazione riuscì a guidare una complessa inchiesta di massa partendo da microscopiche tracce di DNA. Isabella Ragonese offre un’interpretazione intensa e misurata, evitando derive melodrammatiche e dando volto al senso del dovere, alla dedizione totale e alla fatica emotiva di chi lavora dietro le quinte. Non meno solide le prove di Alessio Boni e di Chiara Bono, quest’ultima nei panni difficili di una presenza evocata che non cede mai allo stereotipo della vittima.
Un cast che fa la differenza
Il film vanta un cast d’eccezione, che arricchisce di spessore e realismo ogni personaggio secondario: accanto a Ragonese troviamo Alessio Boni, Roberto Zibetti e Thomas Trabacchi. Dietro la macchina da presa un regista che di storie italiane sa tutto: Marco Tullio Giordana, già celebrato per “I cento passi” e “La meglio gioventù”, qui torna a scavare nella memoria collettiva con rigore documentaristico ma senza mai rinunciare all’autenticità emotiva.
- Isabella Ragonese: dà vita a una PM Letizia Ruggeri credibile, vera, mai caricaturale.
- Alessio Boni: uno di quei volti che sanno trasmettere autorevolezza solo con uno sguardo, qui perfetto nel ruolo di investigatore e padre.
- Chiara Bono: sottile e struggente, riesce a restituire dignità e freschezza persino nei pochi momenti in cui è in scena.
Impatto culturale e perché va visto il film Yara su Canale 5
“Yara” è molto di più di un film d’inchiesta: è una riflessione sulla sete di verità che anima la nostra società, sui limiti e le virtù dell’indagine scientifica e, soprattutto, sulla responsabilità collettiva di non dimenticare. Giordana, da vero narratore civile, mette in scena la complessità senza compiacersi nella cronaca nera, ma scovando speranza e ostinazione nel buio. L’impatto culturale è stato enorme: non solo perché la vicenda ha sensibilizzato alle nuove frontiere della criminologia (l’imponente test di massa del DNA), ma anche perché insegna come il rispetto delle vittime e la sobrietà narrativa possono convivere con un racconto coinvolgente.
È stato uno dei casi italiani più visti e discussi, tanto da conquistare Netflix con un boom internazionale inatteso, rientrando tra i titoli più popolari anche fuori dai confini nazionali. Il successo di “Yara” è la conferma che il true crime italiano, se narrato con testa e cuore, ha un respiro globale.
- La pellicola evita lo spettacolo fine a sé stesso del dolore: nada feticismo, tutto umanità e giustizia.
- Definisce un precedente giudiziario con un’attenzione tecnofila degna del miglior nerd: qui il DNA non è una “scorciatoia di trama” ma la vera protagonista scientifica, con tutta la fatica e la pazienza che comporta.
Curiosità e aneddoti da conoscere su Yara e il suo successo
Sapevi che in origine doveva essere una miniserie, poi trasformata in film per restituire alla vicenda la giusta distanza emotiva? Che la docuserie Sky e la successiva produzione Netflix sono nati anche sul successo di questa pellicola? Oppure che in “Yara” la vera protagonista in fondo è la ricerca della verità, più che il racconto della tragedia? E che grazie al metodo usato, la giurisprudenza italiana ha fatto un passo avanti epocale?
Per chi ama la TV con profondità e la narrazione che si incastra nella realtà, “Yara” è un must indiscutibile. La scelta di oggi, insomma, non lascia spazio a dubbi: spegni tutto e sintonizzati su Canale 5 perché Yara non è solo visione, ma memoria.
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